2020

Eppure sono stato un’albero nel bosco

…ho sognato alte rocce, spazi aperti e cielo sopra la mia testa

“Sono andato nel bosco perché volevo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non potevo imparare quello che aveva da insegnarmi, e non scoprire, sul letto di morte, che non ero vissuto. vivere ciò che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiarne tutto il midollo, vivere come un coraggioso spartano, in modo da distruggere tutto ciò che non era vita, falciare largo e vicino al suolo e poi mettere la vita in un angolo, ridotta alla sua più semplice termini."

Walden. La vita nel bosco H.D. Thoreau

Dentro una vecchia scatola ho trovato un libro polveroso chiamato Walden. Vita nel bosco 1854 e antiche fotografie di un lontano parente vissuto nei primi del '900. Questa scoperta mi ha incuriosito al punto da raccontare attraverso il medium che la fotografia è una storia, di un mio antenato che ha sentito il richiamo della foresta al punto da lasciare i suoi cari e la sua vita agiata e iniziare una nuova vita in nome della natura. Il bosco è un luogo che ha affascinato l' uomo fin dall' antichità, un luogo magico quasi evocativo, è l'immagine vivente del limite dell' azione civilizzatrice dell' uomo, è una frontiera geografica, psicologica e antropologica, nel bosco l' uomo evoca lo sfocato confine primordiale tra uomo e bestia. Come diceva lo scrittore svizzero Walser, il bosco è come "un'onda verde, un fluido che avvolge e fa sentire all'uomo esso stesso bosco"

Progetto

Eppure sono stato un albero nel bosco

Anno
2020

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Alice